martedì 14 giugno 2022

Il mito di Apollo e Giacinto


"La morte di Giacinto" di Jean Broc.

"...Ma è una colpa la mia? Sempre che si possa chiamare colpa
l'aver giocato, o chiamare colpa l'averti amato.
Oh, se potessi almeno pagare con la vita e con te
morire! Ma poiché la legge del destino me lo vieta,
sempre nel cuore t'avrò e sempre sulle mie labbra sarai.
Ti celebreranno i miei canti al suono della lira
e in te, rinato fiore, porterai scolpiti i miei lamenti.
Verrà poi un giorno che anche un eroe senz'altri pari
a te si unirà in questo fiore, mostrando sui petali il suo nome.”

Ovidio, Metamorfosi. 


Apollo e Giacinto: il mito.
Il Dio Apollo lo conosciamo tutti per la sua bellezza, la sua passione per la musica e per la storia con Daphne.
"La morte di Giacinto" di Giambattista Tiepolo.
Non tutti sanno che tuttavia, Apollo è uno dei due (anzi, tre) protagonisti di un altro mito, quello con Giacinto.
Giacinto era il principe di Sparta, figlio di Amicla e Diomeda. Era conosciuto per la sua strabiliante bellezza, che riusciva a conquistare non solo gli esseri umani, ma anche le divinità. Tra queste, Apollo e Zefiro.
Zefiro, terzo protagonista di questo mito, era il dio del vento che soffia da ponente. Anche lui, come Apollo, si innamorò perdutamente di Giacinto, ma il dio del sole ebbe la meglio.
Infatti, tra Giacinto e Apollo iniziò una bellissima storia. Il dio del sole, pur di stare sempre con il ragazzo, tralasciava tutti i suoi doveri per accompagnarlo ovunque volesse andare.
Un giorno, i due si dedicarono al lancio del disco e Apollo fu il primo a lanciare. Proprio in quel momento un forte vento, provocato dal geloso Zefiro, fece colpire al disco la tempia di Giacinto, ferendolo a morte.
Apollo cercò in ogni modo di salvare il ragazzo, ma non ci fu nulla da fare. Così decise di trasformarlo in un fiore dello stesso colore del sangue del ragazzo, proprio il Giacinto.
Il mito svela anche che Apollo, prima di tornare in cielo, compì un ultimo gesto: incise sui petali del fiore le lettere “AI”, come simbolo del suo dolore.


Mentre aprendo il suo cuore Apollo dice queste cose,
il sangue, che sparso al suolo aveva rigato il prato,
ecco che sangue più non è, e un fiore più splendente della porpora
di Tiro spunta, prendendo la forma che hanno i gigli, solo
che purpureo è il suo colore, mentre argenteo è quello del giglio.
Non ancora contento, Febo, autore di questo onore a Giacinto,
verga sui petali di propria mano il suo lamento: AI AI,
così sul fiore è scritto, lettere che esprimono cordoglio.

Ovidio, Metamorfosi. 


La versione del mito nella Metamorfosi di Ovidio.
Il mito di Apollo e Giacinto fu narrato anche da Ovidio nelle Metamorfosi, libro x. Secondo Ovidio, furono le lacrime divine a colorare i petali del fiore, come segno del dolore provato da Apollo. Sempre nelle Metamorfosi, un altra differenza sta nella causa della morte di Giacinto: infatti secondo il poeta Zefiro non c’entra niente, ma il disco è finito sulla testa di Giacinto a causa della forza nel lancio di Apollo.


Altre versioni.
Di questo mito non sono presenti grandi differenze tra una versione e l’altra. L’unica piccolezza che di volta in volta cambia, è il motivo per cui Giacinto e Apollo stessero giocando con il disco. La versione più ricorrente, spiega che Apollo stesse aiutando Giacinto a prepararsi per le olimpiadi. Un altro dettaglio su cui alcune versioni sono discordanti è, come spesso accade nei miti, l’identità dei genitori di Giacinto.
 


I significati del giacinto.
Come ogni fiore, anche il giacinto assume un significato, che cambia anche a seconda del colore. Di seguito vi lascio i significati che ho trovato:
Il Giacinto rosso= dolore;
Il Giacinto blu= costanza e coerenza;
Il Giacinto giallo= gelosia;
Il Giacinto porpora= richiesta di perdono;
Il Giacinto rosa= felicità;
Il Giacinto azzurro= sincerità;
Il Giacinto bianco= bellezza.

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