"Se non sarai tu, non sarà mai nessun'altra"
Se ti ostini a pensare di non meritare mai niente, niente otterrai mai.
Questo romanzo è una rivisitazione del mito di Ade e Persefone,
per chi non lo conoscesse ve lo riassumo in poche righe: Persefone è la dea
della primavera, figlia di Demetra (dea del raccolto), e viene rapita mentre
sta raccogliendo fiori da Ade, dio dell’oltretomba. Quest’ultimo la porta nel
suo regno per renderla sua sposa e una volta arrivata la dea mangia sei chicchi
di melograno; quindi, quando Demetra prova a riprendere Persefone dopo aver
smesso di far crescere i raccolti, capisce che ormai è troppo tardi. Zeus
interviene e chiede a Ade di trovare un accordo, così Persefone diventa regina
dell’oltretomba ed è obbligata a passare sei mesi nell’ade e sei mesi sulla
terra, rispettivamente i primi sono l’autunno e l’inverno e i secondi primavera
ed estate. Questo viene anche chiamato il mito delle stagioni e, come per tutti
i miti, questa è solo una versione, perché ne esistono molte altre.
"Volete far felici tutti. Pessima attitudine"
Il libro è ambientato nel periodo attuale e gli Dei si sono
rivelati all’umanità. Persefone è una giovane dea che si mischia ai mortali e
come migliore amica ne ha proprio una di loro, Caterina, che studia con lei
Giurisprudenza a Roma. L’incontro con Ade avviene durante una conferenza dedicata
alle varie divinità dell’oltretomba, infatti sono presenti anche Anubi, un dio
molto simpatico che avremo modo di conoscere meglio in alcuni capitoli più
avanti, e Hel. Durante questa conferenza vengono poste molte domande ad Anubi
sulle leggi che regolano il suo Duat, ma nessuna a Ade e Hel. Per questo motivo
Persefone, che ha anche il dono dell’empatia, si sente in dovere di fare una
domanda per far percepire a questi due, in particolar modo a Ade, un interesse
verso i loro oltretomba. In questo modo inizia uno scambio di pareri tra i due
e da qui si inseriscono le basi per un rapporto. Infatti, è proprio questo
evento che porterà i due a prendere un caffè insieme, a incontrarsi ad un’asta
di beneficenza e successivamente porterà Ade a fare una proposta di tirocinio a
Persefone nel suo Erebo.
"E allora come mi vedi?""Come la perfetta complice"
Non racconterò altro sulla trama, in quanto questo libro è
da scoprire parola per parola, capitolo dopo capitolo. Non so bene come uscirà
questa recensione, perché è davvero difficile trasmettervi tramite le mie
parole, quello che hanno comunicato a me quelle di Giulia Calligola. Premetto
che probabilmente non sarà la recensione più obbiettiva che potrete trovare, perché
come ho già ripetuto fino alla nausea su Instagram, ho amato questo libro. Infatti,
come ho già detto, l’ho letto più volte e non solo in italiano, ma anche in inglese
con la versione deluxe che ho esplicitamente chiesto per Natale.
Ovviamente dico da subito che è un libro bellissimo. La storia tra i due non è scontata,
non ha i soliti cliché, non è troppo veloce.
"Se mi fossi accorto che non eravate venuta, me ne sarei andato subito"
Parto con il dire che apprezzo particolarmente la scelta di reinterpretare
Persefone in questo modo. Farle studiare giurisprudenza e farla scendere nell’Ade
per un tirocinio è stata letteralmente una genialata. Il modo in cui viene
rappresentata, fisicamente e caratterialmente, trovo che sia perfetto. È uno
dei personaggi femminili più incredibili di cui io abbia mai letto. La sua
empatia, il suo dono della fioritura, il suo interesse per la giurisprudenza,
sembra che queste cose non c’entrino niente l’una con l’altra; invece, in
questo libro si fondono e creano un connubio perfetto.
Ade, che dire di lui. Tremendamente affascinante in ogni suo
aspetto. Calmo, logico, giusto, delicato, è esattamente quello che ci si
aspetta da chi ha in mano il destino delle anime dei mortali. Il suo modo di
rapportarsi a Persefone è perfetto, è tutto ciò che non pensavo di poter
apprezzare in un romanzo (troppo abituata ai classici bad boy), e invece si è
rivelato tutto ciò di cui ho bisogno in un libro.
Il loro rapporto si sviluppa lentamente, nonostante l’incontro
avvenga praticamente nelle prime pagine. Questo, per me, è stato decisamente un
punto a favore, perché mi ha permesso di apprezzare ogni singola sfaccettatura
delle loro parole, gesti e momenti.
"Ti desidero come non ho mai desiderato nulla, Divina Persefone, nemmeno il potere"
Il caso su cui si concentra il libro è tremendamente
interessante e l’epilogo di tutto è meraviglioso. Ho apprezzato la
caratterizzazione, non solo quella dei due protagonisti che è pazzesca, ma
anche quella dei personaggi secondari. A un certo punto mi è sembrato di avergli
conosciuti nella realtà.
Le ambientazioni sono fantastiche, il modo in cui ha scelto
Giulia Calligola di rappresentare Erebo è letteralmente perfetto, ha superato
decisamente le mie aspettative. Anche la scelta di unire più pantheon è
meravigliosa, perché questo ci fa conoscere più divinità, in particolare Anubi
che ho decisamente apprezzato.
Il libro è in terza persona e di solito devo ammettere che
non ne vado pazza. Qui, tuttavia, anche questa scelta è stata giusta. Infatti,
ritengo che se fosse stato in prima persona si sarebbe perso un po’ di quella
magia che rende il libro meraviglioso. Quindi qui, in poche parole, l’ho
apprezzata più di quanto abbia mai apprezzato la prima persona in qualsiasi
altro libro.
E che dire delle copertine, meravigliose. Sia quella
flessibile, che quella rigida. Danno quel tocco in più al libro che lo rende
non solo imperdibile da leggere, ma anche un gioiellino da avere in libreria. Non
aspettatevi meno dalle grafiche interne, che sono curate e meravigliose quanto
le copertine.
Quando le loro labbra si sfiorarono, fu come un evento a se, un piccolo momento che esisteva da sempre, da qualche parte nell'universo, e che sempre era destinato a esistere.
Come vedete tutto ciò che ho da dire è positivo e sono
consapevole di aver ripetuto le parole perfetto e meraviglioso un centinaio di
volte, ma davvero, non so proprio come far capire a te che stai leggendo quello
che ho provato. Forse l’ho amato talmente tanto da non essere più obbiettiva e
non vedere neanche i difetti, ammesso che ce ne siano.
Ormai è diventato il mio luogo sicuro, questo libro. Quando
ho bisogno di lasciarmi tutto fuori e rinchiudermi in qualche luogo, ne leggo
un capitolo. Sento la necessità ogni sera di prendere aria attraverso le parole
che impregnano queste pagine. Non so cosa sia questa magia, forse ho
empatizzato a livelli estremi con Persefone, ho amato ogni singola parola di
Ade, ho riso con Anubi e tanto altro, a tal punto da sentirmi io stessa parte
del libro. Il punto è che questo libro per me è pura magia. Sono legata a lui e
ai suoi personaggi come non mi è mai capitato, o meglio mi è capitato solo un'altra
volta, ma di questo ne parleremo più avanti.
Ovviamente di libri che mi sono piaciuti da impazzire ce ne
un bel po’, ma questo è su tutt’altro livello. Non è che solamente mi piace,
non è che solamente lo amo, è che è il mio posto.
"...Riesci a vederlo? Riesci a vedere quello che vedo io da sempre? Tu sei Erebo, bambina..."
Spero, anche se non credo, di essere riuscita a trasmettervi
un po’ dell’emozione che provo nel parlare del giudizio di Persefone. Terminando
questa recensione mi sento di non aver detto abbastanza, di non aver reso
minimamente l’idea, ma mi sento proprio in difficoltà. Nonostante ci voglia
riuscire con tutta me stessa, non riesco proprio a spiegare queste sensazioni.
Ve lo consiglio? Penso sia chiaro che la mia risposta sia:
correte a comprarlo. Penso che anche per chi non è interessato alla mitologia,
questo sia comunque un libro da non perdersi.
Il mio voto? Penso sia ovvio, 5 melograni, ma se potessi ne darei molti di più.
Se siete arrivati fino a qui, vi ringrazio, e se avete assaporato anche solo un minimo delle sensazioni che ho provato a trasmettervi, fatemelo sapere.Vi ricordo di passare anche nel blog di Obscura per leggere
il suo parere. Inoltre, vi annunciamo che il libro per il Book club del
prossimo mese sarà “Wings” di Valentina Ferraro. In origine avevamo pensato di
scegliere “Le notti di Salem” di Stephen King, ma avendo entrambe voglia di
leggere il primo libro della Red Oak Collection abbiamo puntato su questo.
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