Seguendo questo primo punto, non posso non menzionare l'assenza, se non totale comunque in buona parte, della caratterizzazione dei personaggi. Tutto ruota attorno al salvare la locanda, nessuno sembra avere dei tratti caratteriali che non c'entrino qualcosa con questo. So che è il tema centrale, insieme alla parte romantica, ma mi aspettavo che questi personaggi avessero anche una vita.
Per ricollegarmi proprio alla parte romantica, che dovrebbe essere uno dei punti principali del romanzo, devo dire che io onestamente l'ho percepita come seconda alla vicenda "Locanda" e in quello che dovrebbe definirsi un romanzo rosa non è il massimo. Quando si è fatta più persistente invece, ho notato che quasi sempre (se non verso la fine) è stata Scarlett a portarla avanti, senza quasi il minimo aiuto del co-protagonista maschile.
"...per persona giusta intendo l'unico essere umano sulla faccia della terra che conosca ogni tuo pensiero, e che ti dica tutti i suoi, senza mai giudicare. Capisco perché Blue ci stia mettendo tanto a trovare qualcuno: perché quando incontri quella persona perfetta è come se avessi trovato una parte di te di cui fino a quel momento non avevi neanche notato la mancanza. Certe occasioni non capitano tutti i giorni."
Un altro punto che non ho particolarmente apprezzato inizialmente è stata la terza persona, ma devo ammettere che andando avanti con la lettura questa si è dimostrata quasi una buona scelta.
Ho percepito che all'interno del libro la scrittrice abbia voluto aggiungere determinate vicende solamente perché altrimenti sarebbe risultato vuoto, ma personalmente avrei apprezzato qualche dinamica in meno, perché a me sono solo sembrate inutili e di troppo.
La protagonista mi è risultata praticamente indifferente, non è assolutamente niente di che, anzi, è un po’ rompi *****. Praticamente lei fa il cagnolino di Charlie e questo se all'inizio non mi ha dato fastidio, dopo un po’ è risultato pesante.
Charlie? Lui non fa letteralmente niente, le poche sue azioni o parole sono sempre e solo conseguenze di tutto quello che fa Scarlett (eccetto verso la fine, dove la situazione migliora).
I miei personaggi preferiti, per quanto poco caratterizzati, ma che mi hanno fatto divertire e quasi emozionare di più, sono stati Loretta e Preston. Avrei preferito un libro sulla loro storia.
Sapeva cosa intendeva Charlie quando diceva che lei era la sua luce nella stanza. Lui rappresentava la stessa cosa per lei. Il suo bacio fu come aria nei polmoni, come un tuffo in acqua in un'afosa giornata estiva. Mai prima di quel momento si era sentita così bene con qualcuno. Mai aveva corso rischi, né si era messa alla prova o affidata all'istinto finché non aveva conosciuto lui. Non aveva vissuto. E non vedeva l'ora di cominciare.
A questo punto si presuppone che il romanzo non mi sia piaciuto, e invece non è del tutto così.
Mi è piaciuta la leggerezza e l'aria Natalizia, che più volte mi ha fatta sorridere e divertire. Mi sono piaciuti anche quei due o tre contati momenti in cui la dolcezza dei due protagonisti mi ha fatto venire gli occhi a cuoricino, specialmente verso la fine.
Tuttavia, questo non mi impedisce di confermare che io non lo rileggerei, o meglio, non sarebbe la mia prima scelta tra tutti i romanzi natalizi che esistono, ma si può sempre trovare di peggio, no?
"Avevi ragione, Scarlett. Dopo che te ne sei andata sono rimasto seduto lì a casa di mio padre e l'unica cosa cui riuscivo a pensare era che ogni volta che esci da quella porta ti porti via la luce..."
Ve lo consiglio? Beh, considerato che è l'unico romanzo natalizio che ho letto e ho paura che anche altri siano così, si, ma se avete la certezza che esista di meglio beh, buttatevi su quel meglio.
Il mio voto? Due melograni e mezzo, per la leggerezza e perché alla fine era quello che mi aspettavo, anche se avrei voluto più romanticismo.
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