mercoledì 3 novembre 2021

Citazioni dal libro "Persuasione" di Jane Austen

 

 Lettera del Capitano Wentworth
“Non posso più ascoltare tacendo. Devo parlarvi con i mezzi che ho a disposizione. Voi mi trafiggete l’anima.Io sono tra l’agonia e la speranza. Non ditemi che è troppo tardi, che questo prezioso sentimento è svanito per sempre. Vi offro di nuovo il mio cuore, vi appartiene ancor più di quando otto anni e mezzo fa voi quasi me lo spezzaste. Non dite per carità che l’uomo dimentica più della donna, che il suo amore è più rapido a morire. Non ho mai amato nessuna all’infuori di voi. Posso essere stato ingiusto, forse debole e offeso, ma incostante mai. Solo voi mi avete condotto a Bath. Penso e faccio progetti solo per voi. Non ve ne siete accorta? Possibile che non indoviniate i miei desideri? Non avrei atteso neanche questi dieci giorni se avessi conosciuto i vostri sentimenti. Devo andare senza conoscere il mio destino ma tornerò qui o vi seguirò non appena possibile. Una parola, uno sguardo saranno sufficienti a farmi entrare in casa di vostro padre questa sera o mai più”.


 Citazioni

-Come si fa agile la mente quando si tratta di trovare delle ragioni che giustifichino ciò che ci piace.

-Mentre camminava ai margini di un boschetto a lei caro, disse, con un tenero sospiro: "Ancora pochi mesi, e lui, forse, passeggerà qui".

-...lui non aveva niente da fare, e lei non aveva nessuno da amare; ma l'incontro di cosi copiose virtù non poteva mancare di sortire il suo effetto. A poco a poco impararono a conoscersi, rapidamente e profondamente. Sarebbe difficile dire quale dei due avesse veduto nell'altro la più alta perfezione, o quale dei due fosse stato più felice; lei, nel ricevere le sue dichiarazioni e la sua proposta di matrimonio, o lui nel vederle accettate.

-...se non fosse stata intimamente convinta di pensare al bene di lui più che al suo, ben difficilmente sarebbe riuscita a imporsi quella rinuncia

-Pochi mesi soltanto avevano visto l'inizio e la fine dei loro rapporti, ma non per pochi mesi soltanto Anne aveva continuato a soffrirne. Per lungo tempo amore e rimpianti avevano spento ogni slancio giovanile, lasciando su di lei un segno duraturo...

-Nessuno era mai venuto a far parte della consueta cerchia di Kellynch che potesse reggere il paragone con Frederick Wentworth così come lei lo ricordava.

-Era persuasa che, pur con tutte le difficoltà derivanti dalla disapprovazione paterna, con tutte le incertezze e le preoccupazioni inevitabili nella professione di lui, con tutti i loro probabili timori e i rinvii e le delusioni, sarebbe stata più felice se avesse difeso il fidanzamento di quanto non era stata per averlo sacrificato.

-Tutti quei suoi ragionamenti la portarono a scoprire che per chi nutre sentimenti memori e tenaci otto anni potevano essere poco più che nulla.

-Ora erano come estranei; anzi, peggio che estranei, poichè mai più avrebbero potuto avvicinarsi e conoscersi. Era uno straniarsi per sempre. 

-Le lanciò uno sguardo, breve ed espressivo, che sembrava dire: "quell'uomo è rimasto incantato da te, e anch'io, in questo momento, vedo qualcosa che mi fa ricordare Anne Elliot".

-...vide in lontananza, inconfondibilmente e distintamente, il capitano Wentworth che giungeva dal capo opposto della strada. Ebbe un sussulto, che nessuno, tranne lei, avvertì; ma immediatamente pensò di essere la donna più ingenua e sprovveduta di questo mondo, la più assurda e irresponsabile. Per qualche minuto la vista le si annebbiò e non vide più nulla davanti a sè: non sapeva neppure più dove fosse.

-...e quelle frasi iniziate e poi interrotte, come se gli fosse impossibile continuare, e gli occhi che ora quasi la sfuggivano, ora fissavano su di lei uno sguardo anche troppo espressivo - tutto, tutto rivelava che il suo cuore stava finalmente ritornando a lei; che la rabbia, il risentimento, il desiderio di evitarla non c'erano più; che c'era, al loro posto, qualcosa di più dell'amicizia e della stima: la tenerezza del passato.

-Quel loro ritrovarsi, ne era convinta, non poteva dividerla dagli altri uomini più della loro separazione definitiva.

-..."e tutto questo lei lo legge nei miei occhi?"
 "ma certo! Il loro sguardo mi dice chiaramente che la sera scorsa lei si trovava in compagnia della persona che è ai suoi occhi la più gradevole di questo mondo, la persona che attualmente la interessa di più di tutto il resto del mondo messo insieme".

-"Certo, se v'è in entrambi un affetto, i nostri cuori non tarderanno a comprendersi. Non siamo due ragazzi capricciosamente irritabili, sviati dalle distrazioni di ogni istante, che prendono alla leggera la propria felicità".

-"Si, certo non vi dimentichiamo così presto come voi ci dimenticate. È forse il nostro fato, più che il nostro merito. Non possiamo farne a meno. Viviamo in casa, quiete, recluse, e i nostri sentimenti ci assalgono, ci consumano. Voi siete portati per forza all'azione. Avete sempre una professione, interessi, affari di vario genere che vi riportano immediatamente nel mondo, e la continuà attività, il continuo cambiamento fanno si che presto le impressioni si attenuino".

-Le tue parole mi penetrano nel profondo dell'animo. Mi dibatto tra l'angoscia e la speranza. Non dirmi che per me è troppo tardi, che quei preziosi sentimenti sono svaniti per sempre. Di nuovo mi offro a te con un cuore che è ancor più tuo da quando quasi lo spezzasti, otto anni e mezzo fa. ... Io non ho amato altri che te. ... a te sola io penso, per te sola faccio proggetti... Non avrei aspettato neppure questi dieci giorni se avessi potuto leggere nei tuoi pensieri cosi come, penso, tu devi aver letto nei miei... tu abbassi la voce, ma io so distinguere la tonalità di quella voce quando altri non riuscirebbero a coglierle...

-E percorrendo il viale, si scambiarono di nuovo quei sentimenti e quelle promesse che una volta, in passato, erano parsi garantire ogni cosa, ma che erano stati seguiti da tanti, tanti anni di separazione e di distacco.

-Ripetè insistentemente che non aveva amato mai altri che lei. Nessuna aveva preso il suo posto. Anzi, egli non credeva nemmeno di aver visto una che la eguagliasse. Pure fu costretto ad ammettere questo: che le era stato costante inconsciamente, addirittura involontariamente; che si era proposto di dimenticarla, ed era convinto di averla dimenticata. Aveva immaginato di essere indifferente, quando invece era solo adirato; e non aveva reso giustizia ai suoi meriti perchè a causa d'essi aveva sofferto. Ora nella sua mente il carattere di lei si era "cristallizzato": era l'essenza stessa della perfezione, la via di mezzo, costante e armoniosa, tra grazia e fermezza.

-"...anche se il tuo aspetto era mutato: non sospettava che ai miei occhi tu non potevi mutare, mai".

-"...ma ero orgoglioso, troppo orgoglioso per chiedere ancora. Non ti capivo. Chiudevo gli occhi, e non volevo capirti o renderti giustizia..."

-Erano di nuovo uniti. Avevano ritrovato tutto ciò che avevano perduto. Ritornavano al passato: con più vivo affetto e più intensa fiducia.

-Difficilmente si sarebbero trovate in tutta Bath due persone così razionalmente ed esteticamente felici come i due che quella sera sedevano sul sofà del salotto di Mrs Croft in Gay street.

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