martedì 27 aprile 2021

Sulle tracce di Jack lo Squartatore di Kerri Maniscalco




Titolo: Sulle tracce di Jack Lo Squartatore
Autrice: Kerri Maniscalco
Casa Editrice: Mondadori Oscar Vault
Genere: Young Adult Mistery
Serie: Stalking Jack the Ripper #1
Prezzo: 20,00




Buonasera lettori!

Come vedete dal titolo oggi vi parlerò del libro della Maniscalco che ha avuto un grande successo negli ultimi mesi. Ho finito questo libro una settimana fa e avrei voluto avere in mano subito il secondo per continuare a leggere le vicende trattate, quindi si, sarà una recensione positiva. 


Trama
La protagonista di questa storia è Audrey Rose, una ragazza appartenente a una buona famiglia, che ha perso la madre quando era solo una ragazzina e che vive con un padre un pò troppo protettivo e un fratello più dolce del miele. Lei tuttavia non è come tutte le altre ragazze di quell’epoca. La sua passione più grande è la scienza, cosi inizia a prendere lezioni da suo zio, con cui si occupa di analizzare i cadaveri. Proprio durante questo periodo si trova nel bel mezzo delle vicissitudini che hanno visto come protagonista Jack lo squartatore. Audrey quindi, anche sbagliando molte volte, inizierà ad indagare e finirà per svelarne l’identità. 


Recensione
Audrey Rose è una protagonista che non vuole dipendere da un uomo, moderna per l’epoca in cui si trova. Una ragazza che ammette di essere diversa e che in certe occasioni questo non le convenga. Ho letto recensioni in cui veniva descritta come una persona che crede di avere qualcosa in più delle altre, ma io non lo penso. L’amore e la stima che prova per sua cugina, totalmente diversa da lei, è la prova che non critica il modello di donna dell’epoca e che lo sappia apprezzare, sentendosi lei quella inadeguata.
Thomas è il compagno di avventure di Audrey Rose, tremendamente bello e intelligente. Più volte ho dimenticato la descrizione fisica iniziale, per innamorarmi ad ogni frase della sua mente. Intelligente, carismatico, solitario e sfrontato. Il rapporto tra i due (allerta spoiler, ma non troppo) sfocia in qualcosa di più, ma ho apprezzato la delicatezza con cui questo succede. Si, lui fa più volte battute un pò troppo sfrontate e alcuni gesti sono palesemente quelli di un ragazzo che vuole qualcosa in più di una semplice amicizia, ma non sfocia mai nell’esagerato, rimanendo sempre più divertente che altro. Ho amato che certe situazioni tra loro siano successe all’improvviso e mi hanno lasciata a bocca aperta molto più di quelle che riguardavano Jack. Quindi ritengo ad oggi che, da romanticona, sia proprio la loro storia il punto di forza di questo romanzo, insieme ovviamente alle descrizioni delle vicende, che per una che non ama libri troppo improntati su situazioni che non riguardano una storia d’amore, hanno decisamente colpito.

Annuii con decisione. «Lo giuro. Sarò muta come un cadavere.» 
«Oh» proseguì lo zio, calandosi il cappello sugli occhi, «i morti parlano a chi li sa ascoltare. Dovrai essere molto più silenziosa.»

Le descrizioni sono accurate. Qualcuno direbbe troppo lunghe, ma per me sono dettagliate il giusto. La vicenda che riguarda Jack lo squartatore mi ha appassionato. Ho continuato per un bel pò a provare ad indovinare chi fosse e devo dire che questo è stato vagamente prevedibile. Tuttavia, nonostante avessi indovinato chi fosse, fino all’ultimo la Maniscalco ha saputo insinuare il dubbio. Lo svolgimento degli ultimi capitoli è avvincente e lascia sempre suspence, per lo meno in una persona come me che ancora non si è approcciata del tutto a vicende al di fuori del romanticismo. Non posso ovviamente paragonare i fatti realmente accaduti a quelli descritti nel libro, ma la scrittrice approfondisce questo argomento in una piccola nota a fine romanzo, in cui spiega le differenze tra realtà e fantasia, e il perchè di alcuni cambiamenti. Mi sono piaciuti anche i capitoli “bonus” in cui sono presenti delle scene trattate dal punto di vista di Thomas. Le ho trovate illuminanti sul suo modo di ragionare, su situazioni non spiegate e su quello che realmente ha pensato fin da subito di Audrey. 


«Ci diremo sempre la verità. A prescindere da quanto sia dolorosa. I soci si comportano così, Wadsworth. Non perdono tempo con improbabili bugie.»


Consiglierei questo libro? Assolutamente si. Non prometto che le mie impressioni siano uguali alle vostre e non aspettatevi un romanzo storico, che tratta esattamente la vicenda di Jack lo squartatore come realmente è avvenuta, perché alcune inesattezze anche di periodo storico ci sono. Prendetelo per il genere che è, uno young adult mistery.

Il mio voto voleva essere quello di 4 mieli e mezzo, ma ho ricordato un dettaglio che ho profondamente adorato. Se non volete saperlo saltate quest’ultima parte. Quando i nostri protagonisti scoprono l’identità di Jack lo squartatore non la rivelano a nessuno e lasciano semplicemente che questa vicenda si spenga con il tempo. Ho trovato questo piccolo dettaglio perfettamente in linea con la vicenda reale, poiché da una spiegazione (anche se inventata) sul perché l’identità del tremendo assassino che ha terrorizzato le strade di Londra sia ancora ignota.

Quindi è ufficiale: 5 melograni per la Maniscalco e il suo libro, sperando che gli altri non mi deludano.




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