venerdì 16 aprile 2021

Cime tempestose di Emily Brontë

 


Trama: Nella brughiera dello Yorkshire i contrasti tra gli abitanti di un'agiata dimora a fondo valle e quelli di una fattoria su un colle si abbattono con forza distruttiva sulle vite di Heathcliff e di Catherine. Gelosie, desideri di vendetta e passioni raccontati con abilità e realismo. Un viaggio nei meandri di una tumultuosa, distruttiva passione impossibile, che unisce tratti romantici e toni gotici.





“Cime tempestose” è il primo, ed unico, romanzo di Emily Brontë, sorella delle scrittrici Anne e Charlotte Brontë. Questo libro è stato scritto tra l’ottobre 1845 e il giugno 1846. Venne pubblicato per la prima volta nel 1847, sotto lo pseudonimo di Ellis Bell, mentre una seconda edizione postuma fu curata da sua sorella Charlotte nel 1850. La storia si svolge nella brughiera dello Yorkshire, in Inghilterra. 



Recensione
Da quando è iniziato il mio viaggio nel mondo dei libri mi è capitato di leggere vari romanzi intensi, eppure non posso non iniziare questa recensione (o meglio parere, chi sono io per recensire un romanzo come questo?) dicendo che l'intensità in ogni singola parola contenuta tra queste pagine lascia senza fiato. Non voglio fare spoiler, perché so che rovinerei la lettura, per questo motivo ho scelto una trama (perché ammetto che scriverne una per questo libro stava risultando impossibile) che dica poco e niente. Spero che questa recensione serva a chi ancora non ha letto il libro per convincersi a leggerlo e a chi invece l'ha letto per leggere il parere di un'altra persona ed esprimere il proprio, che potrà essere anche in disaccordo con il mio. Ho finito questo libro ormai una settimana fa, ma nel mentre mi è risultato difficile leggere altro o scrivere un parere sensato. Dubito che quello che scriverò ora infatti sia quanto meno accettabile strutturalmente. 

“A che scopo sarei io stata creata se fossi interamente contenuta in me stessa? Le mie grandi pene in questo mondo sono state le pene di Heathcliff, e io le ho conosciute e le ho sentite tutte una a una dal principio; la sola ragione di vivere per me è lui. Se tutto il resto perisse, e lui rimanesse, io continuerei a esistere; e, se tutto il resto rimanesse e lui fosse annientato, l'universo si cambierebbe per me in un'immensa cosa estranea; non mi parrebbe più di essere parte di esso… Nelly, io sono Heathcliff!”

Partirò parlando dei personaggi che mi hanno colpita di più. Heathcliff è un personaggio su cui ci sarebbe tanto da dire, ma se dovessi scegliere un solo aggettivo opterei per “pazzo”. 
Il suo atteggiamento nei confronti di tutte le situazioni è discutibile, fa arrabbiare. Catherine del resto non è meglio, solo che lei a volte riesce quasi a riacquistare un minimo la ragione. Nelly è la persona meno problematica, escludendo il signor Lockwood e Linton, che a differenza di tutti gli altri sono buoni e si sono semplicemente trovati nel posto sbagliato, nel momento sbagliato. Nelly, nonché la narratrice della storia insieme a Lockwood, anche se buona in certe occasioni fa delle scelte discutibili,che di sicuro avrebbero potuto modificare, non dico cambiare, alcune situazioni. I personaggi, dai protagonisti a quelli meno importanti, si evolvono a ogni pagina e sono strutturati talmente bene che viene quasi da chiedersi se l'autrice non si fosse ispirata a qualcuno di reale, perché è questo che sembrano.

“L'esistenza senza di lei sarebbe l'inferno”

La descrizione dei paesaggi, delle abitazioni, è perfetta. Mentre leggevo mi sentivo anche io immersa in quei luoghi. A differenza di altri libri la descrizione non risulta mai pesante, è parte integrante della storia e non solo un contorno.La scrittura sembra attuale, scorrevole e moderna. In molti passaggi mi è sembrato di leggere un libro scritto ai nostri giorni e non 172 anni fa. 

“Perché ne la miseria, né il dolore, ne la degradazione, ne la morte,
nessun'altra cosa mandata da Dio o Satana avrebbe dovuto separarci;
e tu l'hai fatto di tua volontà. Io non ti ho spezzato il cuore;
tu te lo sei spezzato, e hai spezzato anche il mio.”

Veniamo alla parte critica, che tuttora mi confonde: è un romanzo d'amore? Non penso ci sia una visione giusta di questo romanzo. Non ho mai letto un libro che potesse dare così tante impressioni diverse in ogni mente. Il mio pensiero è che si, è un romanzo d'amore, gotico, drammatico. Questo libro rappresenta, come ho letto in alcune recensioni, l'amore nella sua forma più immensa. Considerato che il mio genere preferito è proprio il romanzo rosa, posso affermare che per ora nessun libro che abbia letto contiene un amore così forte. Tuttavia per quanto possa essere un amore immenso, che fa sognare, ai protagonisti di questa storia fa solo diventare folli. Ritengo che se alcuni personaggi non avrebbero fatto determinate cose, le vite di Heathcliff e Catherine sarebbero state nettamente diverse. Questo libro rappresenta l'amore-odio nella sua forma più pura. Un odio immenso, grande esattamente come l'amore, che porta a distruggere se stessi e l'altro. Un amore talmente grande è quello che tutti sognano, ma non augurerei mai a nessuno una storia così. Ho sentito pareri che parlavano di ossessione, e io devo dire che nonostante questo non sia un amore sano, non penso si tratti di questo. Sono convinta che loro siano davvero innamorati, semplicemente ritengo che non sappiano gestire questo sentimento. Il racconto è un insieme di conseguenze che ricadono su più persone. Il comportamento del fratello di Catherine condiziona la relazione di quest'ultima con Heathcliff, il loro amore condiziona i loro figli, Linton, e così via. 

“So di spiriti che hanno vagato sulla terra! Rimani con me sempre, prendi qualsiasi forma, fammi diventar pazzo! Soltanto non lasciarmi in questo abisso, dove non posso trovarti! Oh, Dio; è indicibile! Non posso vivere senza la mia vita! Non posso vivere senza l'anima mia!”


Vorrei spendere due righe anche sulle emozioni. Premetto che ognuno prova le proprie, quindi non posso dirvi se quelle che ho provato io saranno le stesse che avete provato, o che proverete voi, però posso appunto parlarvi delle mie. Come ho detto all'inizio mi ci è voluto un pò per decidermi a scrivere questa recensione. Da quando ho terminato la lettura continuo a pensare ossessivamente a questo libro, perché mi ha lasciato una tristezza infinita dentro. Rileggendo le frasi che ho sottolineato durante la lettura sono stata nuovamente investita da queste emozioni, che sono odio, tristezza, amore, confusione. Mi ha lasciato un tremendo peso sul cuore che tutt'ora non riesco a togliermi. L’ho sentito davvero dentro. Ogni parola è stata un colpo al cuore.

“Ho affrontato una dura esperienza dall'ultima volta che sentii la tua voce,e devi perdonarmi perchè ho lottato solamente per te!”

Mi sono fatta più volte in questi giorni una domanda, che potrà anche risultare stupida, ma per una come me, a cui piace avere le idee chiare, è rilevante: è il mio libro preferito? Il primo in lista fino ad ora è sempre stato “il grande Gatsby”, di cui voglio assolutamente fare una rilettura per parlarvene, ma ora? Ho odiato questo libro e l'ho anche amato. La risposta che ho deciso di darmi ad oggi è che si, è questo il mio libro preferito, perché mi ha travolto. Ho sentito quell’amore talmente tanto che era come se lo stessi vivendo io. Quindi, in conclusione, consiglierei questo libro? La risposta ovviamente è si. Non posso assicurarvi che lo apprezzerete, che non vi annoierà o che vi travolgerà come ha fatto con me. Tutto questo è soggettivo. Posso assicurarvi tuttavia che merita di esser letto almeno una volta nella vita, un pò come tutti i classici del resto. 

“Tu mi amavi, e allora che diritto avevi di lasciarmi?”

Spero che questo mio parere sia stato il più chiaro possibile. Raccontatemi le vostre impressioni su questo romanzo, o se non l'avete ancora letto cosa vi spinge a farlo o meno. 
Vi auguro una buona lettura,
Jess💓



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